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Alle Porte Della Città

by Finistère

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1.
Lo so che mi odi quando io, ordino da bere Rido alle tue scarpe nuove che, Brillano nell’ombra, nell’ombra Non ho più, motivo di Crederti speciale fai male. se intercetti ogni pensiero che, non dovrei avere quando non ti guardo so che mai, mi preoccuperei, si e’ lei non ho più respiro ne’ tempo per pensare ma accade. ti giri, ti giri e non c’e’ niente niente da guardare tutto da rifare
2.
Oh Oh 03:33
come una corsa tra ciechi oh no tu non mi vedi più ripensando a ieri niente scuse niente occhi blu ripetiamo sempre gli stessi guai, lo sai da consigli dati ad altri che poi, poi noi… poi noi! lotte per avere un po' di spazio un po' di rabbia ma tu mi rubi cio' che sono al contrario io ne voglio di piu' eri bella come un miraggio per noi quaggiu’ mentre tutto collassa non ha senso chiedersi perché
3.
C’e una storia d’odio alle porte della città I figli dei più ricchi pronti alla rivolta Come se la notte non fosse poesia Chiusi in quelle giacche che no, noi no Ogni volta che mi sveglio penso al futuro che c’e Un tempo sorrideva adesso ride in disparte Persi in questa strada che fine non ha E Il tempo corre sempre davanti a noi Non ci penso nemmeno, serate alcol e litigi che noi Che no, noi no Vendono sorrisi e mi lanciano cuori quaggiù Ho comprato un ombrello per ripararmi Come se riuscissi a tirarmi un po’ su Dammi di che sperare e me ne andrò
4.
Stella 02:55
Libri dispersi su scaffali come i dubbi Abbandonati alla polvere Dei ricordi di dieci anni, scivolati In fretta Ma, tra facili ironie e facili ironie Di chi non ti vedeva Una stella danzante Tu Stella Una rapida mossa e due colpi da quell’arma Rubata dalla casa dove Hai sprecato la tua infanzia, per vendicare Un torto E soffi su di te e soffi sulla polvere che Tossisci e poi menti a te stessa Tu Stella
5.
Sfida 03:28
Nella paura, di perderci per strade lontane senza aspettare come una sfida, e se davvero il tempo non passa il tempo non passa, e’ fuori di noi avevamo grandi speranze, forse tu mi odiavi so che mi amavi ma poi, ma poi ci siamo buttati giù nel dirupo a braccia aperte e occhi chiusi, noi mi raccontavi, di terre e di paesaggi lunari e di astronavi meglio di te, sapevo dove ti nascondevi chissà se chiedevi, notizie di noi avevamo grandi speranze, forse tu mi odiavi so che mi amavi ma poi non sei riuscita a dire, sei riuscita a dare non sei riuscita a dire no. Avevamo grandi speranze, forse tu mi odiavi so che mi amavi ma poi ci siamo buttati giù nel dirupo a braccia aperte e occhi chiusi, noi.
6.
Guai A Te 03:18
Hey la maschera giù! Sorridi ma non ci credi neanche tu, che poi Poi le tue bugie che tu scrivi su fogli bianchi e Reciti come fossero poesie Ma dove sta scritto che nemmeno con un fiore Urlerai ma non di dolore e un pensiero che era fisso Se ne va Hey ma dove sei? Se c’e da parlare un po piu forte tu te ne vai E nascosto nell’ombra, tra le mani hai un coltello Pronto a colpire Ma dove sta scritto che nemmeno con un fiore Urlerai ma non di dolore e un pensiero che era fisso Se ne va Non è mai stato un diritto ma stasera per fortuna Riderai ma quasi per finta e quel trucco ma che pena Che pena mi fa
7.
Sabba 02:57
si sente bella e non lo è e scappa a piedi nudi e passi piccoli come quelli di chi ha perso, come quelli di chi ha perso l’età non ci spera neanche più che strade di città portino via da qui frasi fatte e doppi sensi come dentro un sabba a casa sua brucia mostri e gonne lunghe viola e blu come dentro un sabba, come dentro un sabba c’e già stato un tempo in cui credeva di riuscire a farsi largo fra chi pensava di aiutarla chi pensava di averla aiutata già sente freddo e guarda in su e prova a ribellarsi da quei vincoli età sesso e religione
8.
Esponda 03:59
9.
Soffoca 04:15
Mi hanno detto che Sara, Sara ti nascondi in città Mi hanno detto sei sola ma non come eravamo noi E un segno del destino, che tu sia tornata qua Ma nel destino tu non c’hai creduto mai La lampada per terra, e tu che mi domandi perché Sono solo pugni in faccia e scene di infedeltà L’aria brucia in questa stanza, ci soffoca Mi chiedo cosa fai, chiusa in quella casa in cui Poi in fin dei conti non l’abbiamo abitata noi Chissà se nel futuro mi ritroverai ancora qua Ma nel futuro tu non c’hai creduto mai La valigia aperta, e tu che mi domandi perché
10.
Angela 02:59
Gira tutto il mondo in autostop Senza sacco in spalla l’ha buttato via Neanche con la madre parla più, non ha Nome né indirizzo chiama Angela Un foglio con su scritto vado addio La porta aperta come l’ha lasciata lui Gli amici sono già divisi in due C’e chi lo dà spacciato, chi lo vede con Angela
11.
piangi su di me in un pensiero che avvolge di nebbia e di perplessità a che servon le perplessità? mi guardi come se il tempo passato fosse carta bruciata ma il tempo non dice mai la verità e non pensi a niente e non pensi a niente vivi come se non avessi rimpianti neanche stretti tra i denti ma poi i rimpianti non pagano mai mi guardi come se il tempo passato fosse carta bruciata ma il tempo non dice mai la verità

about

Alle porte della città è il primo LP dei Finistère, uscito ufficialmente il 25 ottobre 2014 per Costello's Records. La produzione è a cura di Pier Ballarin, T.U.P. Studio di Brescia, il mastering di Andrea Suriani, Alpha
Dept. Studio di Trebbo di Reno (BO). Oltre alla band hanno suonato nell'album Pier Ballarin (tastiere), e Francesco Negrisolo (tromba). L’album raccoglie, in 11 tracce inedite, un punto di vista scostante sulle relazioni interpersonali, nelle forme più varie cui esse si costituiscono. Le scelte di arrangiamento e di suono, nonché la
multiformità delle melodie, ricalcano la sfida alla comprensione dei rapporti umani, affrontati, di caso in caso, in maniere differenti, talvolta con maggiore decisione e concretezza talvolta, al contrario, attraverso
un’inclinazione alla riflessione intimista e individuale. Ritmiche decise e bassi palpabili contrastano con trame di chitarra semplici ma raffinate e note appena sfiorate, mentre il sovrapporsi delle due voci perfettamente armonizzate in ogni brano, rendono immediatamente comprensibile un senso di dualità e di ricerca di equilibrio tra realtà e sogno, città e provincia, arte e vita.

credits

released October 25, 2014

Musiche di Finistère.
Produzione di Pier Ballarin, T.U.P. Studio di Brescia.
Mastering di Andrea Suriani, Alpha Dept. Studio di Trebbo di Reno (BO).
Tastiere di Pier Ballarin, tromba di Francesco Negrisolo.
Grafiche di Matteo Greco.

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Costello's Records Milan, Italy

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